In base al dato riportato dal Sole 24 ore del 20 settembre 2010 “per i numerosi operatori delle professioni sanitarie (infermieri, ostetriche, tecnici sanitari, di radiologia e della riabilitazione) i master sono una vera e propria specializzazione. E in alcuni casi un requisito per fare carriera”.
Grazie ai master di coordinamento delle professioni sanitarie, ha incarichi di responsabilità nelle Asl e negli ospedali, tra il 4 e il 7% dei dipendenti di uno dei 22 profili sanitari presenti. Oltre il 60% è legato al master per il coordinamento sanitario di primo livello, quello voluto dalla legge 43/2006, per ottenere l'incarico di (ex) caposala.
Lorenzo Sommella, Direttore sanitario dell’azienda ospedaliera San Filippo Neri di Roma, spiega che “sono molte le persone interessate a questo percorso formativo, anche perché rappresenta una porta di accesso ai ruoli dirigenziali”.
Aggiunge: “nelle procedure concorsuali – a parte quando è requisito come per il coordinamento - il master di coordinamento sanitario è valutato come titolo universitario di maggiore qualificazione”.